Questo sono ioEra da tempo che volevo raccogliere da qualche parte le mie ricette, quelle dei buoni piatti provati o mangiati. Premetto che non sono un cuoco, anzi, cucinare è una delle passioni che mi ha affascinato soltanto negli ultimi anni. Forse perché volevo provare nuove esperienze, o forse perchè la maturità mi ha portato a “capire” il cibo.

Comunque volevo mettere le ricette apprese, rubacchiate e imparate qua e là, in un posto facile da raggiungere, sempre a portata di mano e, soprattutto, comodo. Dove poter inserire appunti, foto, curiosità e amenità varie ad integrazione della ricetta principale.

Quale posto migliore, in questo caso, del web? Sempre a portata di mano, multimediale ed a disposizione di tutti. Un media sempre aggiornabile e raggiungibile da chiunque volesse integrarlo, magari con ricette proprie o suggerimenti.

Ed ecco che l’idea prende forma.

Un blog dove le idee possano prendere la loro forma e possano diventare un’esperienza quotidiana. Oggi questa cosa, domani quell’altra. Si parte con una ricetta e si finisce, magari, per parlare sulle origini storiche o le varianti regionali. Si perché questo blog vuole essere tutto meno che uno dei tanti raccoglitori in ordine alfabetico o dei tempi di cottura.

Magari ci troverete soltanto la ricetta. Magari ci troverete scritto com’è nata, quali “mise en place” preferire o quali coltelli usare per rendere più agevole la preparazione. Un percorso, più che una ricetta.

Si parte! Da cosa? Me lo sono chiesto più volte. Dal nome del blog prima di tutto. E qui cominciano gli ostacoli. Non volevo usare un nome banale: cucina facile, cuciniamo all’italiana, oggi cucino io. Mi son detto, il mondo è pieno di riviste dai nomi altisonanti e sicuramente più blasonati del mio. E allora come fare? Non sempre l’idea buona è disponibile, sopratutto su web. E buttare lì un nome a dominio complicato potrebbe rivelarsi anche dannoso e difficile da ricordare.

Quindi mi sono interrogato su cosa succede su questo blog. Si usano pentole e padelle. E mi piacerebbe che altri cuochi casalinghi mi aiutassero in questa impresa… Ecco che viene fuori l’idea “cuochi e padelle”. Semplice no? A volte basta scrivere quello al quale si è pensato. Cuochi & Padelle. Un po’ grezzo, villico se vogliamo. Nulla di sofisticato o che pretenda di essere chic a tutti i costi. In cucina, come nella danza del resto, abbondano termini francesi, quasi forzatamente ostentati. Se non li usi non sei bravo (o forse non lo sembri). Quindi bando ai sofismi e benvenuta semplicità.

Qui non siamo professionisti dei fornelli. E non vogliamo esserlo. Vogliamo conservare quella sana dose di “ignoranza” che fa sì che non si intraprenda un percorso che porterebbe a diventare troppo “chef”. Vogliamo restare cuochi.

Ma nemmeno vogliamo fare una cucina soltanto casalinga. Ci piace spaziare, e molto. Proveremo ad intraprendere un percorso che ci porti ad esplorare la cucina degli altri. Anche loro!

Vi chiederete come mai il discorso è cominciato al singolare e poi ci siamo ritrovati al plurale? Semplice, ho detto che mi piacerebbe l’aiuto di tutti coloro che avranno la voglia, o il tempo, per contribuire a completare questa avventura. Si comincia proprio da qui. Dalle poche parole che danno vita all’embrione che, forse, un giorno diventerà grande. Proprio così. Crescere insieme.

E allora il motto di questo blog è: “Qui non ci sono stelle… soltanto cuochi e padelle”

p.s.
Ah dimenticavo… il mio nome è Marco, ho superato i cinquanta da poco, anzi pochissimo!
Sono sposato da 25 anni, sempre con la stessa moglie!
Nella vita faccio l’editore e dirigo una rivista web che si occupa di motorsport, sì avete capito bene, motori; gioie e dolori. È un lavoro frenetico, sempre di corsa, ovviamente!