Si tratta di una ricetta per gli amanti (o sostenitori) del vegan. Quando il vegetariano non è sufficiente e si desidera osare di più, eliminando tutto ciò che è di origine animale. Per un vegano il rispetto dell’animale è assoluto; lo sfruttamento di qualunque prodotto derivato è da escludersi. Non vale soltanto per uova o latte, vale altrettanto per il miele; non importa se l’ape non soffre, dal punto di vista fisico, a privarsene. È importante anche l’aspetto legato all’equilibrio della natura e dell’animale. Il miele è dell’ape e della stessa deve rimanere.
Fu così che nel 1944 nacque il movimento vegano come filosofia di vita. A fondare il veganismo fu Donald Watson, riunitosi con altri 5 vegetariani non consumatori di latticini, nel novembre di quell’anno. Il termine vegano (o veganismo inteso come movimento o filosofia di vita) deriva dalla parola vegetariano in anglosassone, vegetarian, e da esso prende l’inizio e la fine della parola; le prime tre lettere e le ultime due. Il termine indica una filosofia di vita basata sul rifiuto di ogni forma di sfruttamento degli animali (alimentazione, abbigliamento, spettacolo e ogni altro scopo).
Ecco che il vegano (o vegan, termine anglosassone utilizzato comunemente anche nella nostra lingua) diventa, a questo punto, una questione di etica, oltre che di alimentazione.
In questa sede non prenderemo in esame l’etica o lo stile di vita, lasciamo questa trattazione a coloro che vorranno intraprendere il viaggio; affronteremo esclusivamente l’aspetto culinario della materia. Nel rispetto della filosofia.
250 gr. di crocchette mi miglio
2 cucchiai di capperi di pantelleria
10 pomodorini grappolo
2 pomodori secchi sott’olio
spezie di provenza
aglio
olio EVO
sale rosso delle Hawaii
pepe della Giamaica
aceto balsamico di Modena
Preparazione
Preparate i pomodorini tagliandoli a spicchi e poi ancora a metà.
Sciacquare accuratamente i capperi per dissalarli. Sgocciolare due pomodori secchi dall’olio di conservazione e tritarli, insieme ai capperi, finemente a coltello. Aggiungere uno spicchio di aglio, privato dell’anima, anch’esso tritato finemente. Salare, pepare e tenere da parte aggiungendo un filo sottile di olio.
In una padella antiaderente mettere due cucchiai di olio EVO, un pizzico di spezie della provenza, una macinata leggera di sale rosso e pepe della Giamaica e adagiarvi le crocchette. Coprire con i pomodorini. Cuocere a fiamma moderata per tre minuti, girare le crocchette per cuocerle lo stesso tempo anche dall’altra parte. Abbassare al minimo la fiamma e togliere dalla padella, fancendo attenzione a non romperle, le crocchette ed i pomodorini; riporre il tutto su un piatto. Tenere da parte.
Porre nella padella il trito di capperi, i pomodori secchi e un cucchiaio di aceto balsamico, rigirando accuratamente, con l’aiuto di un cucchiaio di legno, per uno/due minuti. Spostare sul lato della padella e riprendere le crocchette ed i pomodorini messi da parte poco prima. Porli in padella, che a questo punto sarà ben calda, in modo da abbrustolire leggermente la superficie delle crocchette.
Disporre nei piatti decorando con qualche goccia di riduzione di aceto balsamico.
Cosa ascoltare
Per restare in tema vegan ho scelto il brano di una famosa band: The Pretenders. Il brano, uscito nel 1994, è cantato da Chrissie Hynde, co-fondatrice del gruppo nato alla fine degli anni 70. Questo è forse il brano più romantico della intera discografia del gruppo. Chrissie, accanita sostenitrice del vegan, è membro del PETA (People for the Ethical Treatment of Animals). Se conoscete qualcuno più indicato di lei?
The Pretenders – I’ll stand by you (Ti starò vicino)
o se preferite la cover della più nostrana Paola Turci – Non ti voglio più (ok… OK, i due testi hanno poco a che fare, ma anche lei è vegana, o così sembra)
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