È stagione di friggitelli. Allora prepariamoli!
Un tempo riservati alla cucina tipicamente campana, o del centro Italia, i friggitelli (o friarielli) si stanno ormai diffondendo ovunque.
Detti anche “puparuoli friarelli” sono una particolare cultivar (capsicum annuum) di peperoni verdi nani e dolci dalla forma allungata e tozza.
Tipicamente vengono consumati come piatto a sé stante oppure, come contorno, fritti in olio d’oliva, interi. In questa ricetta rivisitiamo la loro preparazione per valorizzare l’ingrediente dando una connotazione diversa dalla solita.
Ingredienti (per due persone)
150 gr. di spaghetti n° 5
300 gr. di friggitelli
25 gr. di capperi di Pantelleria
100 gr. di pomodori pachino
4 filetti di acciuga sott’olio
3 spicchi di aglio
pecorino sardo, sale, peperoncino, olio EVO q.b.
Preparazione
In abbondante olio soffriggete gli spicchi di aglio senza farli imbrunire. Aggiungere i filetti di acciuga ben sgocciolati dell’olio di conservazione e, con l’aiuto di un cucchiaio di legno, frantumarli.
Dissalate i capperi di Pantelleria e tagliate i pomodorini a spicchi, dopo averli ben lavati e asciugati. Lasciate che l’acqua di vegetazione dei pomodorini scivoli via, non ci serve. Non preoccupatevi invece di togliere i semini, sono piccoli e non daranno fastidio.
Mettete a bollire l’acqua per lessare la pasta. Nel frattempo lavare accuratamente i friggitelli, tagliarli in quattro per la lunghezza, privarli dei semi e della placenta (i filamenti bianchi all’interno). Asciugarli accuratamente e aggiungerli all’aglio e acciughe.
Fateli cuocere per qualche minuto a fiamma molto vivace in modo che il tutto abbrustolisca per bene. Coprire la padella e abbassare la fiamma al minimo e lasciare cuocere per dieci minuti mescolando di tanto in tanto.
Appena l’acqua bolle, salate e buttate la pasta; contemporaneamente aggiungete i capperi ed i pomodorini ai friggitelli. Gli spaghetti n° 5 cuociono in 8 minuti (quelli della Barilla per capirci) e tanto basta per cuocere capperi e pomodorini.
Scolate la pasta e conservate un poco di acqua di cottura. Aggiungetela al condimento e alzate la fiamma al massimo. Lasciate che il tutto “frigga allegramente” aggiungendo acqua di cottura poco per volta. Non dovete risottare la pasta, dovete farla saltare. Sinceratevi che la fiamma sia abbastanza vivace ed il fuoco abbastanza grande. Non fate mai mancare acqua di cottura.
Dopo qualche minuto (un paio o tre dovrebbero bastare, dipende dalla fiamma che state utilizzando) spegnete e, fuori fuoco, agiungete tre cucchiai di pecorino sardo. Mescolate accuratamente (se siete capaci, e senza fare danni, potete anche spadellare allegramente) e servite. Buon appetito.
Cosa ascoltare
È vero, non stiamo preparando una pizza, ma siamo a Napoli, la patria dei puparuoli friarelli. Non ci sono dubbi. Renato Carosone – Luna Rossa
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