Preparatevi ad un lavoro di pazienza. Cominciamo col dire che questa ricetta è dietetica. Se avete intenzione di stare leggeri (magari in previsione di una cena pantagruelica), allora questo è il piatto che fa per voi.
Le alici (engraulis encrasicolus) vengono così chiamate dalla toscana in giù, più a nord le troveremo sotto il nome di acciughe. Si tratta di un pesce ricco di grassi omega-tre, proteine, riboflavina, niacina, calcio, ferro, fosforo e selenio. Le proprietà salutistiche di questo pesce azzurro sono ampiamente conosciute. La letteratura esistente racconta come una dieta che prediliga il pesce, meglio se azzurro, sia, senza dubbio, una dieta altamente consigliata.
Come dicevamo all’inizio esiste un contro: dovrete armarvi di pazienza! Molta pazienza. Trattandosi di un pesce abbastanza piccolo, il lavoro di pulizia sarà certosino.
Non ne resterete però delusi. Il gusto è ricco e rotondo. Scoprirete come una preparazione semplicissima vi regalerà sapori inaspettati.
Ingredienti (per due persone)
500 gr. di alici fresche
1 barattolo di polpa di pomodoro Mutti (o similari)
pane grattugiato
olio EVO
sale grigio di Bretagna
pepe della Giamaica
origano
6 spicchi d’aglio
Preparazione
Sciacquare le alici sotto acqua corrente. Con l’aiuto di un paio di forbici tagliate la testa, la coda e apritele lungo la pancia partendo dalle branchie. Eliminate tutti gli organi interni e la lisca. Aprite delicatamente i restanti filetti e togliete anche la pinna dorsale.
Sciacquate nuovamente sotto acqua corrente per eliminare sangue e residui delle interiora e disponete i filetto, così ricavati, su un piatto. Ci vorrà qualche attimo in più di quanto vi aspettavate. Non desistete; fatto questo, il resto è in discesa!
Prendete una pirofila rotonda che possa andare in forno. Quella utilizzata da me è grande 26 centimetri di diametro. Con questa grandezza farete tre strati di alici. Se volete aumentare il numero di strati, diminuite il diametro.
Cospargetene il fondo con un filo di olio e disponetevi le alici, a pancia in sù, dal bordo verso il centro. Con un cucchiaio cospargetele con la polpa di pomodoro e aggiungete il pan grattugiato e l’origano a pioggia. Ponete due spicchi di aglio come fossero le 09:15 di un orologio e macinate del sale grigio di Bretagna (poco mi raccomando) e del pepe della Giamaica. Irrorate con un filo di olio (pochissimo mi raccomando) e ripetete l’operazione per formare un secondo strato. Nell’ultimo strato che vi rimane (nel mio caso il terzo) disponete le alici a pancia in giù e completate come gli altri con pomodoro, pane, origano, aglio, sale e pepe. Un ultimo filo d’olio e il tortino è pronto per essere infornato.
Arrivati a questo punto potete decidere tra due strade da percorrere:
la prima) infornate a mezza altezza a 220 gradi per quaranta minuti.
la seconda) coprite con pellicola per alimenti e mettete il tutto in frigorifero. Lo potrete infornare più tardi, quando lo dovrete cuocere.
Ebbene sì, questa è una preparazione che potete approntare in anticipo, così da lasciarvi il tempo libero per altre faccende; o per preparare antipasti e primi e infornare il tortino al bisogno.
Ma torniamo alla cottura. Trascorsi trenta minuti controllate l’avanzamento. Se occorre alzate il ripiano del forno e portate il tortino più in alto per dorare la superficie. Arrivati a fine cottura, togliete il tortino con molta cautela, la pirofila sarà decisamente ustionante, e servite aiutandovi con la classica paletta da torta. Guarnite il piatto, se occorre, in base alla vostra fantasia.
Cosa ascoltare
In questo caso c’é l’imbarazzo della scelta. Partendo da Francesco De Gregori con Alice, passando per Alice con Per Elisa, per finire con Alice Cooper in Poison. Ma nessuno di questi brani si è rivelato adatto. Qundi cosa scegliere? Se proseguiamo su questa linea diventiamo troppo seri… vediamo un po’… abbiamo a che fare con l’oceano, i mari, i pesci… tanti pesci. Mi sono immaginato i banchi di sardine viaggiare per i mari e cambiare direzione repentinamente, tutte insieme. Come siamo abituati a vederli nei documentari. Ci sono! La colonna sonora di “Alla ricerca di Nemo”. Le avventure di un pesciolino pagliaccio che, per una serie di vicissitudini, si trova a fronteggiare improvvisamente le insidie della vita. Sì. Questo è il brano giusto!
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