Un risotto per i più audaci

Se volete osare là, dove osano le aquile, allora questo è il vostro piatto. Prendiamo una giornata uggiosa, “di quelle che non dormi mai”; quando arriva l’ora giusta… mettiamoci ai fornelli e diamoci da fare.


Ingredienti (per quattro persone)

250 g. di riso Carnaroli
250 gr. di burrata
60 gr. di ‘nduia calabrese
1 scalogno piccolo
sale, olio EVO q.b.
vino bianco q.b.
brodo vegetale leggero q.b.


Preparazione

Fate rosolare lo scalogno in poco olio EVO. Aggiungete il riso e fatelo tostare per bene. Sfumate con del vino bianco e, non appena evaporata la parte alcolica, aggiungete la ‘nduia. Fatela sciogliere aiutandovi con il cucchiaio di legno.
Proseguite la cottura del riso come di consueto, aggiungendo brodo di tanto in tanto, e mescolando delicatamente, ma spesso.

Nel frattempo estraete la burrata dalla confezione. Aiutandovi con un colino separatela da latte esercitando una leggera pressione sopra la burrata. Tenete da parte entrambi.

Trascorso il tempo di cottura, spegnete la fiamma, aggiungete la burrata avendo l’accortezza di tenerne da parte un poco per la guarnizione. Mescolate gentilmente il tutto per mantecare il riso con la burrata.

Ponete il risotto al centro dei piatti e battete leggermente sul fondo con il palmo della mano, per farlo adagiare in maniera circolare. Ponete al centro un fiocco di burrata e decorate con il latte tenuto da parte. Servite e gustate.

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Cosa bere

amaroneDato il gusto importante di questo piatto, il mio suggerimento è quello di accompagnare un vino in grado di reggere il confronto. Ho scovato nella mia cantina una “mignon” di Amarone della Valpolicella. Sono rimasto piacevolmente sorpreso dall’accostamento; anche se difficilmente un Amarone deluderebbe.

Provare per credere.


Cosa ascoltare

Se volete davvero osare fino in fondo allora non esiste nulla di più adatto di Vasco Rossi – Vita Spericolata

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