L’utilizzo del sale nobile in cucina apporta numerosi vantaggi. Elenchiamo, qui di seguito, i tipi e le loro caratteristiche principali.

 

Sale Rosa dell’Himalaya

Il sale rosa dell’Himalaya è un sale che differisce in maniera particolare dal comune sale da cucina, principalmente perché non si tratta di cloruro di sodio (NaCl). È questo infatti il principale responsabile dell’indurimento delle arterie, causa di cardiopatie e altre patologie.

Un ulteriore vantaggio di questo sale è la minor lavorazione, quindi la minor sofisticazione, a cui è sottoposto prima della vendita. Il comune sale da cucina, prima di arrivare sulle nostre tavole, viene infatti sbiancato chimicamente. Il sale rosa no, non subisce alcun trattamento di sbiancamento artificiale ma viene venduto al naturale, come viene raccolto in natura.

Il sale rosa non è un prodotto dei giorni nostri. Viene raccolto esclusivamente in una zona del nostro emisfero chiamata Himalaya. Vi starete chiedendo come sia possibile che ci sia sale sulla catena montuosa più alta del mondo? Per spiegarlo dobbiamo tornare indietro a circa 250 milioni di anni fa, a quando l’Himalaya non esisteva ed era una distesa marittima. Negli anni, asciugandosi, il sale si è depositato priprio come succede ai gironi nostri. Poi l’Himalaya ha cominciato ad elevarsi… ed eccoci ai giorni nostri.

Risulta facile capire come questo sale sia nato in un momento storico privo di inquinamento. È anche ricco di sali minerali assenti nel comuni sale bianco da cucina dei giorni nostri, specificatamente è ricco di minerali e oligoelementi (calcio, potassio, zinco, rame, zolfo, ferro e antiossidanti).

Esso esalta i sapori delle pietanze, il suo sapore è intenso e quindi ne serve meno rispetto al comune cloruro di sodio, questo pareggia i conti con il fatto che sia più costoso.

Viene consigliato per carni e pietanze ma anche per insalate, verdure grigliate e salse.

Al giorno d’oggi lo si trova comunemente sugli scaffali della grande distribuzione, ma occorre accertarsi che sulla confezione sia presente il marchio “Wasser & Salz“, la compagnia titolare della concessione per lo sfruttamento delle miniere ma attenzione: non confondetelo col comune salgemma proveniente dalle miniere tedesche o polacche che presenta anch’esso la tipica colorazione rosa, ma non può essere venduto come sale per uso alimentare.


Sale Rosso delle Hawaii

Abbiamo a che fare con un sale comunemente utilizzato nella cucina di tutti i giorni dalla popolazione hawaiana. La sua colorazione è dovuta all’argilla rossa di origine vulcanica presente in questo sale nella concentrazione dell’uno per cento. Durante il processo di evaporazione dell’acqua dalle saline, l’argilla si arricchisce di ferro assumendo così la classica colorazione rossastra.

Possiede un gusto vivace, sapido con un restrogusto leggermente ferroso, dovuto alla concentrazione ferrosa fino a cinque volte superiore rispetto al sale comune.

Il suo sapore è particolarmente adatto ad accompagnare carni alla griglia, arrosti e pesce grigliato. Come il sale blu lo si usa anche per decorare i piatti.


Sale blu di Persia

Proviene direttamente dalle millenarie miniere di sale dell’Iran. È raro e il suo colore blu è dovuto alla silvinite, un minerale che, normalmente, si trova in tonalità gialla o rosa e, molto raramente, assume la tonalità blu.

Il gusto è caratterizzato da una particolare sapidità con un retrogusto leggermente speziato. Comunemente commercializzato dalla grande distribuzione in versione macinino, più raramente lo si può trovare in grani. Nella prima versione si usa comunemente per condire e dare ai piatti un gusto quasi esotico, nella seconda per abbellire piatti ricercati.

Il sale blu è particolarmente ricco di potassio e cloro.


Sale grigio di Bretagna

Questo sale si distingue sostanzialmente per il metodo di produzione. Nel sud della Bretagna, sulla costa atlantica in Francia, si utilizzano dei “labirinti”, cioè costruzioni in argilla disposte lungo le coste dell’oceano.
La colorazione è dovuta ad una particolare tipologia di argilla che, depositandosi sui fondali delle saline, va a nutrire il sale ed a donargli, assieme ai minerali, la caratteristica colorazione grigiastra.

Il valore nutrizionale di questo sale, rispetto al sale marino tradizionale, è più ricco di sali minerali e più povero di sodio.

Il suo utilizzo è eccellente con le verdure, specialmente quelle bollite.

Lo si trova, come tutti gli altri, nella grande distribuzione, confezionato nel macinino monouso.


Sale nero di Cipro

Questo sale viene raccolto dalle acque dell’isola. Viene arricchito con carbone vegetale ottenuto dalla combustione di legni dolci quali il tiglio, la betulla ed il salice, che gli conferiscono il tipico colore nero.

La sostanza così ottenuta si distingue per un forte potere assorbente che viene sfruttato nella cura delle malattie intestinali, intossicazioni ed avvelenamento.

L’aggiunta del carbone vegetale al sale gli conferisce quindi un blando potere detossinante.

Il sale nero di Cipro è ideale per pesce bianco, patate dolci fritte, uova e zuppe.

Come altri sali si utilizza anche per decorazione e lo si può acquistare nel classico macinino monouso.


Sale affumicato di Danimarca

È un sale che, come suggerisce il nome stesso, viene affumicato utilizzando tecniche rigorosamente fedeli alla tradizione dei vikinghi con legni di olmo rosso, quercia, ciliegio, faggio e ginepro.

È perfetto per insaporire carni e verdure, esso aggiunge una particolare sapidità alle pietanze.